Masterclass al Festival Barocco Europeo di Pordenone
PERCUSSIONI MEDITERRANEE
Iscrizioni entro 30 settembre!
Il racconto del diario di Erri De Luca a bordo dalla nave Msf.
Un recital con Erri De Luca, Moni Ovadia, Cosimo Damiano Damato e la Piccola Orchestra Mediterranea diretta dal M° Giovanni Seneca.
“Un reportage – spiega il regista Damato – che si fa racconto civile, feroce, umano, biblico, necessario, musicale”. A scandire i racconti di Erri De Luca sono le canzoni della tradizione mediterranea cantate da Moni Ovadia accompagnato dalla Piccola Orchestra Mediterranea di Giovanni Seneca: sonorità raffinate popolar-world con affondi afroeuropei, contaminazione fra Mediterraneo e Levante per allattarsi alla multiculturalità, esperanto e vocabolario sonoro di pace e integrazione fra popoli ( l’Orchestra Mediterranea vede Giovanni Seneca alle chitarre, Anissa Gouizi alla voce, Gabriele Pesaresi al basso, Francesco Savoretti alle percussioni e Danilo Di Paolonicola alla fisarmonica).
“Io sto con questi pescatori di uomini che salvano migranti nel Mediterraneo” racconta Erri nella sua cronaca di viaggio di solo andata in margine a una verità ferita. “Non ho uso di tatuaggi, la mia superficie riporta solo i segni degli anni. Ma gli avvenimenti del mondo che mi hanno coinvolto fisicamente mi hanno inciso tatuaggi dalla parte interna della pelle. Le due settimane a bordo mi hanno impresso un tatuaggio nuovo: una scala di corda che pesca nel vuoto. Dal suo ultimo gradino ho visto spuntare una per una le facce di chi risaliva dal bordo di un abisso. Stipati in una zattera, scalavano i gradini della loro salvezza”.
Insieme ai racconti di Erri De Luca prendono voce anche le parole degli operatori di MSF attraverso le letture di Cosimo Damiano Damato da “Lettere dal cuore dei conflitti”. Lo spettacolo, che nasce dall’esperienza di De Luca in mare sulla nave salvagente di Medici Senza Frontiere, richiama un’altra urgenza:“bisogna abolire il reato di immigrazione clandestina – spiega Moni Ovadia – è un’oscenità che io paragono alle leggi di Norimberga. Io sono ebreo e non dimentico da dove provengo: per me non ci possono essere distinzioni fra gli esseri umani, qualsiasi distinzione è perversa”.
I canti di Moni Ovadia presentano un repertorio plurilingue: bulgaro, serbo, greco, ladino, turco e vari dialetti italiani. Musiche e canti ispirati alle diverse culture del mediterraneo e al dialogo tra i popoli; partendo dall’Italia si parte per un viaggio che tocca Spagna, Nord Africa, Grecia e arriva fino ai Balcani.
Los sonidos del Vindel. Ensemble Micrologus, en Santiago de Compostela.
Martín Codax, Don Dinis y Alfonso X.
Como colofón de los actos realizados en toda la Comunidad para celebrar la presencia del Pergamino Vindel en el Museo del Mar, la Cidade da Cultura de Galicia quiere despedirlo en los días previos a su vuelta a la Morgan Library de la mejor de las formas, a través de la música de Martín Codax en su más pura esencia. Para eso contaremos con uno de los grupos de música medieval más aclamados en la escena internacional, Ensemble Micrologus, y conducido por una de las nuevas voces de la poesía gallega actual, Dores Tembrás.
Bajo el título de “Los Sonidos del Vindel. Músicas de la Península Ibérica en el S.XIII” este concierto revivirá en la Cidade da Cultura de Galicia el repertorio medieval profano, músicas compuestas por Martín Códax, pero también por otros grandes autores coetáneos, trovadores de la época como Don Dinis o Alfonso X, y músicas de las que no conservamos a su autor o que ya forma parte del repertorio tradicional. Entorno a Martín Códax recuperaremos la voz de esas aguas, esos mares que son fuente de vida, pero también de lugar sin retorno, el mar que une pero que también separa.
Ensemble Micrologus
El Ensemble Micrologus fue uno de los primeros grupos en promocionar y promover el redescubrimiento de la música medieval, labor que ven haciendo desde 1984 a través de nuevas formas interpretativas que ayudaron la esta música a ser cada vez más apreciada por un público creciente.
Toman su nombre del tratado de teoría de la música medieval “Micrologus de disciplina artis musicae” del teórico Guido de Arezzo en el que en el 1026 escribe sobre el canto y las prácticas docentes del gregoriano y abre el debate sobre la incipiente música polifónica. Su nombre es una declaración de intenciones. Ensemble Micrologus basa su actividad en la investigación y estudio de fuentes directas (estudios históricos, paleográficos, organológicos e iconográficos) para establecer hipótesis certeras de cómo sería la interpretación de la música medieval y su estética. Sus estudios acabaron dotando sus interpretaciones de una fraseología y una forma de emitir la voz y de ornamentar el sonido de los instrumentos única, sobresaliendo sobre otras interpretaciones menos científicas. Perfeccionaron la forma de interpretación que supera la idea de un concierto para ser más cercanos a lo que podría ser una fiesta medieval en base a sus estudios.
PROLOGO – Cantiga de Santa Maria n. 4 e n. 323 (versione strumentale)
I. Martin Codax : CANTIGAS DE AMIGO (XIII sec.)
Ondas do mar de Vigo
Mandid’ ei comigo
Mia yrmana fremosa
Ay Deus
Ay ondas
Quantas sabedes amar amigo
INTERLUDIO – Cantigas de Santa Maria n. 264-267 (versione strumentale)
II. Canti de Amor
Mas ariva (romanza tradizionale del Marocco) e improvvisazione di oud
Las afeitas de la novia (canto tradizionale sefardita)
INTERLUDIO – Cantigas de Santa Maria n. 297 – (versione strumentale)
III. Alfonso X “El Sabio”: le Cantigas de Santa Maria e il mare (XIII sec.)
Tantos vay Santa Maria (C. de S.M. n. 371)
Come S. Maria di Porto salvò una donna in pericolo in un battello, partito da Siviglia, che affondava nel mare
INTERLUDIO – Cantigas de Santa Maria n. 339-193 (versione strumentale)
O ffondo do mar (C. de S.M. n. 383)
Come S. Maria di Seguenza ha protetto una donna che voleva entrare in una nave e cadde in mare, e la guarì e lei ringraziò S. Maria
MICROLOGUS
Patrizia Bovi canto, arpa, tromba dritta
Goffredo Degli Esposti zufolo e tamburo, flauto traverso, cornamusa, cennamella
Gabriele Russo viola, ribeca, tromba dritta
Peppe Frana oud (liuto arabo), guinterna
Francesco Savoretti naccarat, pandereta, crotali, cimbali, riqq, pandeiro, darbukka
PRESENTAZIONE SEMINARIO TERAMO:
TERAMO – Domani, sabato 14 ottobre, tre eventi caratterizzeranno la giornata del Conservatorio Statale di Musica ‘G. Braga’ di Teramo.
Si parte la mattina, nella sede di via Taraschi, dalle 9 alle 13.30 con la prima parte del Workshop con quattro musicisti d’eccezione, Giovanni Seneca alla chitarra classica e battente, Danilo Di Paolonicola alla fisarmonica e all’organetto, Francesco Savoretti alle percussioni mediterranee e Christian Di Fiore, alla zampogna.
Si proseguirà alle 15 nell’Auditorium di Santa Maria a Bitetto con le lezioni individuali e collettive e, dalle 20, con un Concerto dei quattro docenti.
E alle 21 i riflettori si accenderanno sulla Sala Ipogeo, che ospiterà il quarto appuntamento con la Stagione Concertistica del ‘Braga’: protagonista sarà il Duo composto da LudovicoTramma al violino e Fiammetta Facchini al pianoforte.
“Quella di domani –ha detto il Presidente, l’avvocato Sergio Quirino Valente – sarà una giornata particolarmente intensa per i nostri studenti che avranno modo di confrontarsi con momenti esperienziali estremamente variegati, una giornata da trascorrere tra didattica e musica, e soprattutto con la possibilità di interagire con professionisti di primissimo livello, cui attingere know how e abilità.
E sarà una giornata ricca anche sotto il profilo dell’offerta sul territorio, dando alla città di Teramo un’occasione unica di intrattenimento culturale aperta a tutti”.
La giornata del 14 ottobre si aprirà alle 9 nella sede di via Taraschi con il Workshop di Musica Popolare di 4 artisti italiani di fama internazionale:
Giovanni Seneca, chitarra classica e battente, docente del Conservatorio ‘Braga’, concertista, ha scritto musiche per spettacoli di artisti come Valeria Moriconi, Neri Marcorè, David Riondino e Dario Vergassola; Danilo di Paolonicola, fisarmonica e organetto, docente del primo corso sperimentale in Italia per fisarmonica diatonica presso il conservatorio de L’Aquila ‘A.Casella’; Francesco Savoretti, percussioni mediterranee, tra i fondatori del Festival Frame Drums in Italia, il più importante Festival italiano incentrato sui tamburi a cornice dell’area mediterranea; Christian Di Fiore, zampogne, concertista, polistrumentista, compositore, discendente di 7 generazioni di suonatori tradizionali di zampogna, con, al suo attivo, prestigiose collaborazioni con Dacia Maraini e Ambrogio Sparagna.
“Si tratta di una giornata intera di Laboratorio-seminario dedicato a far conoscere affinità e differenze negli stili musicali dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo – ha spiegato il Direttore del Conservatorio Federico Paci -: le influenze, le contaminazioni, le specificità.
Il workshop prevede l’apprendimento di temi, melodie, brani delle tante tradizioni musicali, attraverso i quali approfondire le tecniche interpretative.
Dalla tradizione adriatica di Marche, Abruzzo e Puglia ai ritmi dei Balcani, dal flamenco alle influenze arabo-andaluse.
Come dice l’intellettuale Predrag Matvejevic, ‘non esiste una cultura Mediterranea, esistono tante culture all’interno dello stesso mare’, dunque quello che quest’anno offriremo agli allievi sarà un percorso di conoscenza per scoprire quanto Mediterraneo c’è dentro di noi e intorno a noi”.
Nel pomeriggio, dalle 15, il Workshop si sposterà all’Auditorium Santa Maria a Bitetto dove i docenti terranno lezioni individuali e, dalle 18, una lezione collettiva per la preparazione di un saltarello. Alle 19.30 saggio collettivo degli allievi e dalle 20 un omaggio dei docenti in Concerto. La partecipazione al Workshop di domani sarà gratuita per gli allievi del ‘Braga’; la quota di partecipazione per gli esterni è invece di 30 euro.
Torna ospite di Barocco Europeo lo strumentista romano Simone Vallerotonda, virtuoso della musica antica già apprezzato qualche anno fa a Sacile in un applaudito concerto per tiorba e chitarra spagnola.
Questa suggestione iberica torna nella nuova performance promossa dall’Associazione sacilese per il festival MusicAntica 2017, che venerdì 25 agosto farà tappa al Convento di San Francesco a Pordenone, in collaborazione con l’Estate in Città del Comune.
Il nuovo progetto presentato da Vallerotonda s’intitola infatti “Spanish Caravan”, ovvero il viaggio fantastico d’un duo di strumentisti italiani; lo stesso Vallerotonda insieme al percussionista Francesco Savoretti che, partendo da Roma, attraversa l’Italia del 600 dominata da spagnoli e francesi, ricca di tradizioni popolari e “nuove mode” musicali. Destinazione: la Spagna.
Attraverso la voce della tiorba, della chitarra e del colascione, accompagnati dalle percussioni, il programma intreccia due mondi che dialogano tra loro attraverso improvvisazioni su passacaglie, ciaccone travolgenti, toccate rapsodiche, correnti e gagliarde virtuose, le quali scandiscono il ritmo di un viaggio musicale come metafora della vita, con le sue soste, i suoi cambi di rotta, le sue sorprese.
Simone Vallerotonda, chitarrista barocco, è uno dei più accreditati solisti della giovane generazione, allievo di grandi maestri del repertorio antico come Andrea Damiani a Roma e Rolf Lislevand in Germania, ma anche interprete di autorevoli incisioni nelle più importanti emittenti radiotelevisive europee (tra cui BBC, France Musique, Kulturradio) e per le maggiori case discografiche, grazie alle quali ha portato all’attenzione del pubblico repertori spesso nascosti dentro la grande mole di spartiti prodotti in Europa in un periodo così fecondo per la musica come quello tra Sei e Settecento.
Dal 2014 Vallerotonda ha fondato l’ensemble “I Bassifondi”, con il quale promuove anche il concerto di Pordenone, allo scopo di recuperare e proporre pagine dell’epoca per chitarra, tiorba e liuto con il basso continuo, in formazioni da camera che spesso prevedono la presenza di un affascinante tappeto sonoro di percussioni, in questo caso create dall’estro di Francesco Savoretti, marchigiano, musicista eclettico che spazia dal repertorio antico a quello jazz e contemporaneo, con importanti produzioni e collaborazioni musicali e teatrali (Piccolo Teatro di Milano, Moni Ovadia, David Riondino, tra gli altri), oltre che nella realizzazione di colonne sonore per produzioni video, lungometraggi e documentari d’autore.
5 – 28 Luglio 2016
CENTRO STUDI EUROPEO DI MUSICA MEDIEVALE “ADOLFO BROEGG”, Spello (PG), Italia
Tema del 7° Corso:
Il programma del 7° Corso Internazionale di Spello vede lo studio delle ballate di vari autori fiorentini e di anonimi del Trecento Italiano, insieme alle altre forme di danza. In particolare si andrà alla riscoperta dell’arte musicale di Antonio Zàcara da Teramo, cantore dell’Antipapa, vissuto tra la fine del XIV sec. e l’inizio del XV, di cui questo anno ricorre il 600° anno della morte (1416). Accanto alle musiche di Zacara ci saranno le composizioni profane di Gherardello da Firenze, Lorenzo da Firenze, Donato da Firenze e di Francesco Landini.
Il 7° Corso questo anno avrà una edizione straordinaria; infatti, dal 25 al 28 Luglio, a Spello, ci saranno solo i Corsi pratici, mentre, dal 26 al 28 Agosto, ci si ritroverà a Teramo, in Abruzzo, dove, si svolgerà, sotto la Direzione Scientifica di Francesco Zimei, lo “Zacara Triduum” – European paths to celebrate a protagonist of early European music -, un Festival con Conferenze, Masterclass, Concerti, con la partecipazione di 3 importanti gruppi internazionali: Micrologus (Italia), Currentes (Norvegia) e Leones (Austria).
Il programma del 7° Corso Internazionale di Spello, oltre che sulle ballatefiorentine, si concentrerà sulla musica di Zacara, le cui composizioni sono, spesso, di notevole complessità, e comunque di esperta elaborazione, con un gusto spiccatamente italiano e uno stile molto preciso: la musica profana tratta dal Codice Mancini di Lucca, con le ballate a 2 e 3 voci e l’unica caccia (dal Codice Squarcialupi di Firenze); le versioni strumentali con le diminuzioni delle composizioni vocali provenienti dal Codice di Faenza, e alcuni esempi di musica utilizzata nella cappella papale, un Credo e un Gloria, primi documenti italiani di messe parodia provenienti dal Codice Q 15 di Bologna.
Nei Corsi Ordinari è possibile studiare, oltre le musiche selezionate, anche altro repertorio a piacere del Trecento italiano.
CORSI
Canto/Canto corale – Simone Sorini
Liuto – Peppe Frana
Flauti, cennamelle e cornamuse – Goffredo Degli Esposti
Ghironda e Symphonia – Giordano Ceccotti
Tamburello tradizionale – Francesco Savoretti
Viella e ribeca – Gabriele Russo
Alta cappella – Ian Harrison
27 Luglio – 1 Agosto 2013
CENTRO STUDI EUROPEO DI MUSICA MEDIEVALE “ADOLFO BROEGG”, Spello (PG), Italia
CORSO DI PERCUSSIONI: il Tamburello.
“Le tecniche esecutive del tamburello nel saltarello del centro Italia: gli stili e le occasioni di esecuzione e le possibili applicazioni nella musica medievale”
Docente: FRANCESCO SAVORETTI
Nell’ambito del IV Corso Internazionale di Musica Medievale 27 Luglio/1 Agosto 2013
Programma
IMPOSTAZIONE E TECNICHE ESECUTIVE
L’ impugnatura, il ruolo delle due mani e la posizione dello strumento rispetto al corpo del suonatore.
FIGURE DI BASE
Gli accenti Sulla cornice del Tamburello per le metriche in 2 e in 4.
TA TI RI, la sequenza base dei tre colpi per l’esecuzione del saltarello e studio degli accenti e relative figurazioni.
La “Battuta”, tecnica percussiva sulla pelle del tamburo effettuata con l’utilizzo del dito indice e del dito medio.
Tecnica dell’”Urlo”.
Il “Trillo”: tecnica di base.
FIGURE AVANZATE
Tecnica Dell’”Urlo” a suono continuo.
Il “Trillo”: tecnica avanzata.
Figure composte.
E.U.T.ER.PE gives opportunities of INTEGRATION and COHESION in order to promote a STRONGER COOPERATION among the cultural operators, encouraging COMMON ACTIVITIES and ARTISTIC EVENTS. At the same time the project aim to REINFORCE THE EMPOWERMENT OF THE CULTURAL SECTOR CAPABILITIES to operate trans-nationally, supporting actions enabling cultural and creative players to cooperate internationally and to internationalise their career and activities in the EU.
Prerogative of the project is to RAISE AWARENESS and SPREAD THE KNOWLEDGE on traditional musical instruments and popular traditions of each partner through master class, workshops, seminars and performing arts. In collaboration with museums, school of music, companies and artisans manufacturers of musical instruments we will implement activities in order to rediscover the cultural roots of each region.
EU.T.ER.PE. chart a course over the history and traditions of Italy, Greece, Serbia and Croatia to find out contaminations or differencies. In rediscovering the cultural roots of each region and mixing them we aim to built a FUTURE COMMON EUROPEAN IDENTITY.
In Italy, Serbia, Greece and Croatia we will organize at least one concert. Local musicians or bands, famous at national level will join soloists representatives of the main excellences of traditional instrument (accordeon, lute/mandolin, tambura/woodden flute, bagpipe/lyra) who are selected at European level. In addition to main concerts we will implement other cultural activities such as Surprise concerts.
BELGRADE – DOM OMLADINE 24/04/2015
Belo Platno and special guests from Serbia, Italy and Greece
ZAGREB – AMADEO THEATRE 09/07/2015
Cinkuši and international special guest
ANCONA – ARCO DI TRAIANO 29/08/2015
Orchestrina Adriatica and international special guests
MYKONOS – Antanaclasis Festival 25/09/2015
Maria Anamaterou and the Athens Mandolin Quintet “Dimitris Dounis”
Weather, un oratorio drammatico
Una composizione vocale e strumentale appositamente creata da Elizabeth Swados per il Festival dei Due Mondi. Un puzzle di storie, descrizioni scientifiche, citazioni di telegiornali, racconti mitologici o di fantasia che parlano di tempeste, distruzioni, rinascita e bellezza. ‘Weather, un oratorio drammatico’, è tutto questo. Un viaggio onirico tra mito e realtà, una metafora della vita che, raccontando le conseguenze del riscaldamento globale, offre, al tempo stesso, uno spaccato della nostra società: la siccità di chi non si spende per il prossimo; le tempeste di emozioni che ci scuotono ogni giorno; le paure che ci impediscono di osare; la frenesia e la nebbia che spesso ci fanno perdere di vista le cose importanti; l’amore che sale e scende, imitando il moto delle maree. Ma anche il vento che ci fa volare, la fine di un temporale e la speranza nel futuro che ci dà l’arcobaleno nell’istante che compare e che, in quella piccola frazione di tempo, ci riporta ad essere bambini.’Weather’ è a tratti divertente, a tratti spaventoso o tragico, come può essere un anno della nostra vita. E’ uno spettacolo frutto della collaborazione tra La MaMa International e l’associazione culturale Bisse. Un connubio che, oltre alla Swados, compositrice, scrittrice e regista riconosciuta internazionalmente, il 1 luglio vedrà sul palco del Teatro Romano (ore 21.00), il coro dell’associazione spoletina. Accanto ad artisti provenienti da varie parti del mondo – Cary Gant (vocal), Heather Paauwe (violino), Yukio Tsuji (shakuhachi / percussioni), Francesco Savoretti (percussioni), Gionni Di Clemente (chitarre / bouzouki / oud) – in questo concerto c’è, infatti, tanta Spoleto. Ma anche negli arrangiamenti e nella direzione musicale di Claudio Scarabottini, nei testi ideati e scritti da Filippo Consales e tradotti da Andrea Sensidoni. Un motivo d’orgoglio per l’associazione della Città dei Duchi che ha il raro privilegio di debuttare in una rassegna dal respiro internazionale come il Festival. L’appuntamento con ‘Weather’ è al Teatro Romano, per una riscoperta e una presa di coscienza di quanto sia prezioso il nostro tempo.
Queen of Hearts
La Regina di Cuori è nata da un’idea della compositrice e regista Elizabeth Swados, che per l’occasione ha voluto creare una celebrazione festosa e vivace, con tanta musica, danza e teatro: un mosaico poliedrico di bellezza e creatività che vuole comunicare al pubblico la coinvolgente energia vitale di un personaggio come Ellen Stewart. Si è riunita per l’evento una numerosa comunità di musicisti, attori e danzatori, che hanno fatto parte dell’avventura teatrale de La MaMa Umbria. Diversi drammaturghi hanno contribuito con dei testi speciali per la serata. Tra questi, gli americani Israel Horovitz, Erik Ehn, Charles Mee, Cat Filloux, Lee Fondakowski, Jessica Litwak, il giapponese Yoji Sakate e gli italiani Marco Martinelli e Gherardo Vitali Rosati. Ad interpretarli sono chiamati gli attori Simonetta Solder (serie tv Braccialetti Rossi), Michele Nani, Giorgio Marchesi (Un Medico in Famiglia, ACAB, Mine Vaganti), Anna Ferzetti (Una mamma impeffetta), Silvia Frasson, Graziano Sirci, Claudio Bellanti, Giovanni Morasutti, Francesco Domenico D’Auria e Alessandro Renda. La performance si è avvalsa della preziosa collaborazione dell’Associazione Bisse, con la partecipazione del Coro diretto da Claudio Scarabottini, che cura anche gli arrangiamenti musicali. A questo evento hanno inoltre anche i danzatori della compagnia di danza urbana INC InnProgress Colletive, con le corografie di Afshin Vardjavandi, e anche alcuni ragazzi della Team Dance School di Spoleto. Il tutto è stato coordinato da Adriana Garbagnati per la produzione e l’organizzazione, Andrea Paciotto per la regia dello spettacolo. Una serata davvero unica ed originale, dedicata allo spirito generoso e libero e alla straordinaria vita di Ellen Stewart.
The Girl with the Incredible Feeling
libretto e musica Elizabeth Swados
Un concerto spettacolo che si ispira alla vita e alla carriera artistica della famosa compositrice e regista americana Elizabeth “Liz” Swados, nota per il suo talento eclettico e per il suo inesauribile spirito creativo. Recentemente scomparsa, Liz Swados – il cui maggiore successo internazionale è stato probabilmente lo spettacolo musicale Runaways– ha scritto, composto e diretto opere teatrali e musicals, ma ha anche scritto numerosi romanzi, collezioni di poesie, libri per bambini, creato disegni e animazioni. The Girl with the Incredible Feeling ricostruisce il poliedrico immaginario artistico dell’artista, in un vortice di scene che intrecciano momenti di vita personale con altri che la vedono intenta nel suo lavoro. Frammenti tratti da alcune delle sue più belle opere raccontano inoltre, attraverso il percorso originalissimo di questa grande artista, l’evoluzione del teatro musicale americano in un viaggio che va dagli anni ‘70 fino ai giorni d’oggi. Il titolo della performance è tratto da un libro per bambini, da lei scritto, musicato e animato nel 1976, che racconta la storia di una ragazza speciale con un spirito straordinario, di come ha perso il suo spirito, per poi ritrovarlo.
ELIZABETH SWADOS | Compositrice, scrittrice e regista scomparsa recentemente. Forse il suo maggiore successo internazionale è stato lo spettacolo musicale Runaways. Altri suoi lavori includono: il famoso Fragments of a Greek Trilogy, spettacolo vincitore dell’Obie award, creato insieme al regista Andrei Serban e prodotto dal La MaMa Theatre; Alice at the Palace con Meryl Streep, presentato al New York Shakespeare Theater Festival; Groundhog opzionato da Milos Forman per realizzarne un film. I suoi spettacoli sono stati presentati nei teatri di Broadway e off-Broadway, al Teatro La MaMa, alla Brooklyn Academy of Music, alla Carnegie Hall, e in numerosi teatri e festival in tutto il mondo. Ha anche composto musiche per spettacoli di danza, collaborando con importanti coreografi negli Stati Uniti, in Europa e nel Sud America. Produzioni recenti includono Kaspar Hauser: foundling’s opera presentato al Flea Theater di New York, Atonement, un oratorio teatrale presentato alla Cattedrale di St. John the Divine, un adattamento de Il Dybbuq di S. Ansky per la New York University, Spider Operas al PS122 con la famosa compagnia Mabou Mines, e Political Subversities una sorta di cabaret politico che è stato presentato al Public Theatre di New York. Oltre al teatro, la Swados ha scritto e pubblicato con grande successo romanzi, libri di saggistica, libri per bambini e poesie, ed ha ricevuto il Ken award per il suo libro My Depression. Il suo manuale teatrale, At Play: Teaching Teenagers Theater è stato pubblicato da Faber&Faber nel giugno 2006. Mentre il suo più recente libro di poesie, The One and Only human Galaxy, è stato appena pubblicato da Hanging Loose Press. Ha inoltre recentemente terminato la registrazione del nuovo CD per i bambini Everyone is Different, in collaborazione con Forward Face. Elisabeth ha ricevuto numerosi premi durante la sua carriera: cinque Tony nomination, tre Obie awards, Guggenheim Fellowship, Ford Grant, Helen Hayes Award, Lila Acheson Wallace Grant, PeN Citation, ed altri.