Con Sara marini per la compilation “Yayla, Musiche Ospitali”
Esce la Compilation “Yayla, Musiche Ospitali”. Un piacere aver fatto parte di questo Concept con la voce di Sara Marini.
Yayla, in turco, vuol dire transumanza.
Una parola che evoca il ricordo di quando migrare era un tempo del vivere, una stagione che tornava ogni anno, il respiro di intere comunità. Vie percorse a piedi, collegamenti antichi che fanno parte della natura e della memoria, più che della geografia.
Sono molte le parole usate dai popoli del mondo per definire una pratica che scompare, insieme alle sue tradizioni, ai suoi sapori, ai suoi riti.
Ora Yayla diviene un cammino musicale intrapreso da cantanti, musicisti, attori, scrittori, operatori che lavorano nel sociale e da chiunque non crede che il fenomeno delle migrazioni debba essere gestito moltiplicando barriere e muri. Yayla nasce dalla voglia di far sentire la bellezza di un incontro che crea armonie inedite e rinnova quelle che ci sono più familiari.
È un omaggio alla creatività dell’uomo, che nasce e resta migrante, sia quando il viaggio è scelta e scoperta, sia quando il dolore e l’esilio lacerano l’anima.
Complessivamente sono stati oltre 130 i musicisti che hanno preso parte al progetto Yayla, portando parole e melodie che raccontano e accostano migrazioni antiche e contemporanee.
Ne ricordiamo qui solo alcuni, che rendono bene l’idea della varietà degli orizzonti musicali toccati: Antonella Ruggiero, che ha regalato “Nuova terra” con un nuovo mixaggio, Neri Marcorè con Giua, Edoardo Bennato, che insieme all’americano Jono Manson e al pakistano Saif Samejo ha appositamente registrato una nuova versione de “L’isola che non c’è”; gli statunitensi Ben Glover, Bocephus King, in coppia con Saba Anglana, Thom Chacon con Violante Placido, Ben Glover degli Orphan Brigade, Sara Jane Ceccarelli, Michele Gazich, The Gang, Marius Seck.
Il doppio CD contiene, inoltre, quattro brani recitati, che danno voce ai rifugiati accolti dal Centro Astalli, interpretati da Erri De Luca, Valerio Mastrandrea, Donatella Finocchiaro ed Evelina Meghnagi.