Con Simone Vallerotonda al Festival Barocco Europeo
Torna ospite di Barocco Europeo lo strumentista romano Simone Vallerotonda, virtuoso della musica antica già apprezzato qualche anno fa a Sacile in un applaudito concerto per tiorba e chitarra spagnola.
Questa suggestione iberica torna nella nuova performance promossa dall’Associazione sacilese per il festival MusicAntica 2017, che venerdì 25 agosto farà tappa al Convento di San Francesco a Pordenone, in collaborazione con l’Estate in Città del Comune.
Il nuovo progetto presentato da Vallerotonda s’intitola infatti “Spanish Caravan”, ovvero il viaggio fantastico d’un duo di strumentisti italiani; lo stesso Vallerotonda insieme al percussionista Francesco Savoretti che, partendo da Roma, attraversa l’Italia del 600 dominata da spagnoli e francesi, ricca di tradizioni popolari e “nuove mode” musicali. Destinazione: la Spagna.
Attraverso la voce della tiorba, della chitarra e del colascione, accompagnati dalle percussioni, il programma intreccia due mondi che dialogano tra loro attraverso improvvisazioni su passacaglie, ciaccone travolgenti, toccate rapsodiche, correnti e gagliarde virtuose, le quali scandiscono il ritmo di un viaggio musicale come metafora della vita, con le sue soste, i suoi cambi di rotta, le sue sorprese.
Simone Vallerotonda, chitarrista barocco, è uno dei più accreditati solisti della giovane generazione, allievo di grandi maestri del repertorio antico come Andrea Damiani a Roma e Rolf Lislevand in Germania, ma anche interprete di autorevoli incisioni nelle più importanti emittenti radiotelevisive europee (tra cui BBC, France Musique, Kulturradio) e per le maggiori case discografiche, grazie alle quali ha portato all’attenzione del pubblico repertori spesso nascosti dentro la grande mole di spartiti prodotti in Europa in un periodo così fecondo per la musica come quello tra Sei e Settecento.
Dal 2014 Vallerotonda ha fondato l’ensemble “I Bassifondi”, con il quale promuove anche il concerto di Pordenone, allo scopo di recuperare e proporre pagine dell’epoca per chitarra, tiorba e liuto con il basso continuo, in formazioni da camera che spesso prevedono la presenza di un affascinante tappeto sonoro di percussioni, in questo caso create dall’estro di Francesco Savoretti, marchigiano, musicista eclettico che spazia dal repertorio antico a quello jazz e contemporaneo, con importanti produzioni e collaborazioni musicali e teatrali (Piccolo Teatro di Milano, Moni Ovadia, David Riondino, tra gli altri), oltre che nella realizzazione di colonne sonore per produzioni video, lungometraggi e documentari d’autore.